MOVIMENTO ANTICAPITALISTA per il SOCIALISMO
Rendiamoci conto dei danni provocati dal capitalismo e dall’imperialismo, analizziamo le cause che hanno portato i movimenti progressisti verso la debacle e la conseguente nascita di partiti e movimenti di tipo personalistico, infine progettiamo e studiamo le strategie per costruire una società socialista a misura d’uomo ed adatta ai tempi che stiamo vivendo.
OBBIETTIVI DEL BLOG
Lo strazio che ci prende nell’assistere all’agonia ed al declino vertiginoso della nostra società non ci può lasciare indifferenti. Tutti coloro a cui sta a cuore l’avvenire dell’umanità e dell’ambiente in cui viviamo devono fare una profonda riflessione sulle cause che hanno portato a questo degrado e devono impegnarsi a dare il proprio contributo per trovare una via d’uscita. Visto che l’unica alternativa possibile al capitalismo è il socialismo, facciamo in modo che questo pensiero torni ad essere la speranza di futuro per tutti i popoli e gli oppressi del mondo. Insieme ai popoli latinoamericani che cercano di uscire definitivamente dalla dipendenza dall’imperialismo, insieme al popolo cubano ed a tutti quei popoli che stanno pagando duramente la loro opposizione al sistema neoliberale che ci infligge sofferenze disumane, lottiamo uniti per un avvenire senza padroni, senza sfruttati e sfruttatori, liberiamoci dai politici ipocriti, incapaci, ignoranti, corrotti e venduti per vile denaro, difendiamo la nostra dignità per un futuro di pace, giustizia, uguaglianza e libertà! Quella vera non il fac-simile che ci vogliono vendere.
Questo sito ha come emblema la bandiera rossa, simbolo delle lotte e del sangue versato da tante donne e tanti uomini caduti per l’ideale socialista e libertario e prende il via non a caso il giorno dell’anniversario della caduta di Ernesto “Che” Guevara nelle mani dell’imperialismo criminale che lo avrebbe assassinato a freddo il giorno successivo, è uno spazio dedicato a tutti coloro che intendono contribuire all’unità dei progressisti, alla costruzione della società socialista ed alla lotta contro tutti gli sfruttatori. Verranno pubblicati i contributi di tutti coloro che scriveranno con la propria identità senza nascondersi dietro stupidi anonimati o nick-name di comodo, di tutti i gruppi e le associazioni o partiti che condividono l’dea di unirsi per l’ideale socialista pur nella diversità di percorsi e storia vissuta, verranno invece cestinati tutti i provocatori e gli idioti.
Benvenuti a tutti.
giovedì 1 agosto 2013
sabato 21 gennaio 2012
LENIN
Anche se Google impedisce l'accesso da Cuba sono riuscito ad aggirare l'ostacolo e dedico questa pagina all'ottantottesimo della morte di Vladimir Ilich Lenin, un grande della lotta per l'emancipazione dei lavoratori dalla schoiavitù del capitalismo e dell'imperialismo.
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!
VENCEREMOS!!!!
giovedì 10 febbraio 2011
UN TAZEBAO AL GIORNO TOGLIE IL CAPITALISMO DI TORNO: Federalismo o trucco per pagare più tasse?
venerdì 4 febbraio 2011
DA ROMA LADRONA ALLE POLTRONE ROMANE!
giovedì 3 febbraio 2011
La rinascita del socialismo è inevitabile! A patto di camminare uniti....
sabato 15 gennaio 2011
Mirafiori, 54% di sì ma vince il no!
Al referendum della Fiat Mirafiori ha vinto il sì con il 54% dei voti. Se però si tiene conto che nel seggio degli impiegati ci sono stati solo 20 no contro 420 sì, si scopre che i lavoratori, contro ogni previsione, hanno pareggiato.
Dopo la conta rimangono le considerazioni sulla modalità che ha portato a questa farsa. Il padronato scatenato in difesa di rendite miliardarie che aggredisce i diritti dei lavoratori già ridotti in miseria, un governo che invece di erigersi a parte neutra sposa in pieno le tesi dei padroni-predoni, un'opposizione parlamentare ridicola e confusa, sindacati cialtroni, se si esclude la Fiom, che si fanno complici dei piani eversivi del padronato e delle destre ed infine, la vera novità, una classe operaia che ritrova la sua identità e reagisce con coraggio al ricatto inaccettabile dei miliardari e dei politici cialtroni.
Questo referendum ridicolo con l'Amministratore Delegato che ricatta i lavoratori costringendoli a votare sì altrimenti chiude la fabbrica, ha dimostrato che la resistenza operaia è tutt'altro che finita, c'è quindi la speranza che quello che sembrava dovesse dare inizio al dominio incontrastato dei padroni sui lavoratori sia invece l'inizio della loro sconfitta.
Purtroppo la sinistra latita, il PD dimostra una volta di più di non rappresentare le istanze di progresso e quelle dei lavoratori, di aver scelto definitivamente l'autoreferenza e di stare con i potenti. In questa situazione rimane la straordinaria opportunità di rilanciare le istanze dei lavoratori e delle classi sottomesse, la necessità di dare vita ad un nuovo grande movimento popolare che si proponga l'obbiettivo di abbattere il capitalismo con tutte le sue nefaste conseguenze che mai come in questi anni sta dimostrando la sua incompatibilità con i bisogni dell'uomo ed il rispetto dell'ambiente. Un movimento popolare che valichi i confini nazionali e guardi alla ribellione in atto in questi giorni in Tunisia, ai lavoratori greci in lotta permanente, al malcontento che serpeggia in tutti i paesi capitalisti ed agli insegnamenti che arrivano dal continente latino dove la svolta decisa verso la vera indipendenza e l'integrazione regionale sono diventate anche la risposta alla crisi del capitalismo ed alle ingerenze imperialiste.
Dunque la vittoria dei sì a Mirafiori se ben analizzata presenta un rovescio della medaglia che dovrebbe incoraggiare la ripresa delle ostilità di chi non vuole rassegnarsi al dominio dei ricchi, un'azione decisa ed intransigente contro il malaffare, la squallida politica di coloro che solo pensano ai loro interessi ed a tutto il sottobosco di servi idioti, giornalisti venduti, approfittatori di ogni genere che in questi ultimi decenni hanno barbaramente saccheggiato il paese e la dignità degli onesti.
Quale occasione migliore per rilanciare le idee ed i valori del socialismo in contrapposizione alla barbarie capital-imperialista? Il momento è propizio, ad una condizione però, che si utilizzi l'arma più potente che abbiamo, l'unità! Perché è stata propria l'assenza dell'unità a regalare alle destre reazionarie ed al padronato il totale dominio della società. Se è vero che il degrado del Partito Democratico nei suoi passaggi da PCI-PDS-DS-PD ha aperto un'autostrada a sinistra, è altrettanto vero che quell'area si è dimostrata incapace di produrre una proposta in grado di far presa sul malcontento degli sfruttati e suscitare l'interesse degli intellettuali che non intendono integrarsi nell'attuale sistema di potere. Il proliferare di mini-partitini, movimenti e personaggi capaci solo di rappresentare se stessi si è rivelato assolutamente inconcludente. Sinistra e Libertà, Federazione della Sinistra, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica, Di Pietro, Grillo e quell'infinità di movimenti che non rappresentano nulla, devono avere il buongusto di fare un passo indietro per dare vita ad un vero grande partito della sinistra che si definisca, senza se e senza ma, anticapitalista ed antimperialista e che lavori per la costruzione del socialismo. All'interno di questo grande partito dovranno trovare rappresentanza tutte le correnti che ora vanno l'una contro l'altra armate. Senza questa operazione assisteremo al degrado sociale, alla crisi del capitalismo fatta pagare ai più deboli ed alla nascita di chissà quale altra diavoleria che la classe dominante metterà in atto per continuare a perseguire i propri fini.
Non dimentichiamoci mai che le persone passano, solo le idee rimangono, inossidabili al tempo che passa ed agli eventi. Non a caso le destre reazionarie e le finte sinistre parlano continuamente di vecchi ideali superati e modernità! Proprio per nascondere la loro paura verso il pensiero più avanzato ed indistruttibile che sia mai esistito: il socialismo, appunto. Sanno benissimo che persone possono essere comprate o distrutte, sanno benissimo che le idee di libertà, giustizia ed uguaglianza sono eterne ed indistruttibili. Farebbero bene a saperlo anche quelli che se lo sno dimenticato, o fanno finta di averlo dimenticato....
mercoledì 5 gennaio 2011
Radio Padania: Fascista è bello
Purtroppo il conduttore non argomenta meglio i termini di tale distinzione, che tuttavia non mi pare sia contemplata dalla Legge Scelba, quella che all'articolo 4 sancisce come reato l'esaltazione pubblica di "esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo". E non dimenticate che Radio Padania è più che una radio: è l'emittente di un partito di governo.