Rendiamoci conto dei danni provocati dal capitalismo e dall’imperialismo, analizziamo le cause che hanno portato i movimenti progressisti verso la debacle e la conseguente nascita di partiti e movimenti di tipo personalistico, infine progettiamo e studiamo le strategie per costruire una società socialista a misura d’uomo ed adatta ai tempi che stiamo vivendo.
OBBIETTIVI DEL BLOG
Lo strazio che ci prende nell’assistere all’agonia ed al declino vertiginoso della nostra società non ci può lasciare indifferenti. Tutti coloro a cui sta a cuore l’avvenire dell’umanità e dell’ambiente in cui viviamo devono fare una profonda riflessione sulle cause che hanno portato a questo degrado e devono impegnarsi a dare il proprio contributo per trovare una via d’uscita. Visto che l’unica alternativa possibile al capitalismo è il socialismo, facciamo in modo che questo pensiero torni ad essere la speranza di futuro per tutti i popoli e gli oppressi del mondo. Insieme ai popoli latinoamericani che cercano di uscire definitivamente dalla dipendenza dall’imperialismo, insieme al popolo cubano ed a tutti quei popoli che stanno pagando duramente la loro opposizione al sistema neoliberale che ci infligge sofferenze disumane, lottiamo uniti per un avvenire senza padroni, senza sfruttati e sfruttatori, liberiamoci dai politici ipocriti, incapaci, ignoranti, corrotti e venduti per vile denaro, difendiamo la nostra dignità per un futuro di pace, giustizia, uguaglianza e libertà! Quella vera non il fac-simile che ci vogliono vendere.
Questo sito ha come emblema la bandiera rossa, simbolo delle lotte e del sangue versato da tante donne e tanti uomini caduti per l’ideale socialista e libertario e prende il via non a caso il giorno dell’anniversario della caduta di Ernesto “Che” Guevara nelle mani dell’imperialismo criminale che lo avrebbe assassinato a freddo il giorno successivo, è uno spazio dedicato a tutti coloro che intendono contribuire all’unità dei progressisti, alla costruzione della società socialista ed alla lotta contro tutti gli sfruttatori. Verranno pubblicati i contributi di tutti coloro che scriveranno con la propria identità senza nascondersi dietro stupidi anonimati o nick-name di comodo, di tutti i gruppi e le associazioni o partiti che condividono l’dea di unirsi per l’ideale socialista pur nella diversità di percorsi e storia vissuta, verranno invece cestinati tutti i provocatori e gli idioti.
Benvenuti a tutti.
Pubblico questo commento, a firma Michele Milani, che ho ricevuto via mail
RispondiEliminaSicuramente analizzare i primi due punti può servire a capire meglio il nemico e riflettere sugli errori commessi dalla sinistra. Più difficile invece trovare le strategie per far risorgere le iedee progressiste perchè il paese è in mano alle destre che monopolizzano l'informazione. Satrà un lavoro durissimo però anch'io credo che non ci sia altra alternativa che ripartire da dove si è sbagliato
E compito di tutti i sinceri progressiti trovare la via d'uscita dal tunnel dove ci troviamo. Le strategie per riuscirci dovranno nascere da un confronto aperto, leale e sincero tra tutte le compononti del movimento progressista, movimento che ancora esiste e che è pure forte a parer mio, solamente che le energie in questi anni sono state indirizzate nella direzione sbagliata.
RispondiEliminaAndranno messe da parte divisioni e satterismi per tornare a quell'unità d'intenti che portò le idee progressiste ad essere dominanti nel paese. Bisogna che ogni singolo ed ogni gruppo faccia quel passo indietro necessario per lasciare spazio ad azioni collettive che sappiano elaborare percorsi efficaci al raggiungimento dei nostri obbiettivi. Certo, le destre detengono la quasi totalità dei mezzi di informazione ma ora ci sono a disposizione vie di comunicazione efficaci che favoriscono il confronto e la circolazione delle idee, partendo da questi nuovi spazi si può pensare di far crescere la consapevolezza tra coloro che intendono impegnarsi in questo lavoro che, concordo con Michele, sarà molto duro ma non impossibile.
Cari compagni,
RispondiEliminacaro Elio...Ti faccio una premessa.
Come sai ho 30anni,e quindi ho ancora insito in me il fuoco della ribellione,forte...Dopo averti fatto questa breve premessa, quello che vorrei far sentire in maniera inequivocabile,è che secondo il mio modesto parere,non esiste nessun modo possibile per sovvertire un Regime che cerca di reprimere qualsiasi forma di dissenso in tutti i modi,molto spesso con la morte,se non adottando sistemi poco ortodossi...Non esiste più la politica,quella a cui molti di noi si ispirano...Oggi, sempre per quello che mi riguarda, siamo ad un bivio,ho continuare a restare a guardare, e a finire i nostri giorni guardando, come si usa tanto oggi,alla televisione, la fine del nostro mondo "per mano nostra",o iniziare una lotta questa volta non per le fabbriche o per il salario...ma per la sopravvivenza della nostra specie...quello che voglio dire e che per poter cambiare il nostro sistema bisogna iniziare una lotta vera e propria in maniera concreta e verso tutti quelli obbiettivi che concretamente fanno del male e sono la causa di grandi sofferenze...in italia,come in tutte le parti del mondo...io sono sicuro che l'unico modo possibile per riavere il consenso della gente è quello di mettersi dalla loro parte...davvero..nel quotidiano,la gente deve sapere che se ha bisogno,in fabbrica,come per strada come in qualunque momento deve sapere che qualcuno stà dalla sua parte...Bisogna tornare di nuovo a mettersi al servizio del popolo se si vuole il loro appoggio...Comunque Elio mi piacerebbe poter parlare a voce con te...e spiegarti meglio...oggi viviamo tutti in case con pareti trasparenti...ma visto che fortunatamente la nostra mente se si vuole si può ancora tenere accesa,spero che un giorno potremo confrontarci di persona...per ora ti faccio i miei saluti...
saluti ribelli.
Michele
Ciao Michele, benvenuto!
RispondiEliminaFortunatamente ci sono ancora giovani che non si arrendono ed intendono ribellarsi all'oppressione.
Condivido in pieno quanto dici, bisogna proprio ripartire da dove la sinistra ha sbagliato, è quello che stanno facendo i compagni francesi del Nuovo Partito Anticapitalista, cerchiamo di imitarli. Speriamo che ci siano tanti giovani come te disposti a spendersi per il bene di tutti e del nostro povero pianeta.
Hasta siempre compagnero. Venceremos!
Per anni abbiamo convissuto con il complesso del fallimento dell'URRSS, fallimento economico. Io non so nulla di economia ma a mio parere, un paese che sfrutta pesantemente i propri cittadini, mettendoli anche l'uno contro l'altro in competizione sfrenata produrrà sempre di più e quindi prevarrà sempre su un sistema nel quale ci sono ritmi di lavoro accettabili. Se poi ci aggiungiamo violazioni dei diritti umani come sono avvenute nei paesi del socialismo reale, il gioco è fatto. Adesso però più che mai sembra il capitalismo sia arrivato al collasso. Paesi che hanno la popolazione oppressa e alla fame, ovviamente cercano di "invadere" i paesi ricchi con una emigrazione disperata, le crisi si susseguono e coinvolgono tutto il mondo, crisi create da avidità tipiche dell'uomo e del sistema. Purtroppo fino a che i paesi ricchi saranno tali, cercheranno sempre di chiudersi alle popolazioni povere lasciando fuori quell'umanità disperata, quindi la popolazione del mondo sarà sempre divisa e in quei paesi ricchi i movimenti antagonisti saranno sempre in crisi. Come fa un riccone ad essere socialista? E noi rispetto alle popolazioni dell'africa siamo "riccastri avidi" anche se abbiamo una disoccupazione stellare e stiamo andando a rotoli.
RispondiEliminaEd è quasi impossibile far capire a chi ha un benessere da ricco che per
sopravvivere deve rinunciare, rinunciare a comodità, a benessere, focalizzare
i bisogni sulle cose essenziali e cercare di portare il benessere anche in
zone dove non esiste. Come fare?