Rendiamoci conto dei danni provocati dal capitalismo e dall’imperialismo, analizziamo le cause che hanno portato i movimenti progressisti verso la debacle e la conseguente nascita di partiti e movimenti di tipo personalistico, infine progettiamo e studiamo le strategie per costruire una società socialista a misura d’uomo ed adatta ai tempi che stiamo vivendo.
OBBIETTIVI DEL BLOG
Lo strazio che ci prende nell’assistere all’agonia ed al declino vertiginoso della nostra società non ci può lasciare indifferenti. Tutti coloro a cui sta a cuore l’avvenire dell’umanità e dell’ambiente in cui viviamo devono fare una profonda riflessione sulle cause che hanno portato a questo degrado e devono impegnarsi a dare il proprio contributo per trovare una via d’uscita. Visto che l’unica alternativa possibile al capitalismo è il socialismo, facciamo in modo che questo pensiero torni ad essere la speranza di futuro per tutti i popoli e gli oppressi del mondo. Insieme ai popoli latinoamericani che cercano di uscire definitivamente dalla dipendenza dall’imperialismo, insieme al popolo cubano ed a tutti quei popoli che stanno pagando duramente la loro opposizione al sistema neoliberale che ci infligge sofferenze disumane, lottiamo uniti per un avvenire senza padroni, senza sfruttati e sfruttatori, liberiamoci dai politici ipocriti, incapaci, ignoranti, corrotti e venduti per vile denaro, difendiamo la nostra dignità per un futuro di pace, giustizia, uguaglianza e libertà! Quella vera non il fac-simile che ci vogliono vendere.
Questo sito ha come emblema la bandiera rossa, simbolo delle lotte e del sangue versato da tante donne e tanti uomini caduti per l’ideale socialista e libertario e prende il via non a caso il giorno dell’anniversario della caduta di Ernesto “Che” Guevara nelle mani dell’imperialismo criminale che lo avrebbe assassinato a freddo il giorno successivo, è uno spazio dedicato a tutti coloro che intendono contribuire all’unità dei progressisti, alla costruzione della società socialista ed alla lotta contro tutti gli sfruttatori. Verranno pubblicati i contributi di tutti coloro che scriveranno con la propria identità senza nascondersi dietro stupidi anonimati o nick-name di comodo, di tutti i gruppi e le associazioni o partiti che condividono l’dea di unirsi per l’ideale socialista pur nella diversità di percorsi e storia vissuta, verranno invece cestinati tutti i provocatori e gli idioti.
Benvenuti a tutti.
martedì 7 dicembre 2010
Padania xenofoba!
lunedì 6 dicembre 2010
Un tazebao al giorno ci rende liberi
domenica 5 dicembre 2010
Capitalismo fuorilegge?
Se entriamo nel merito delle questioni che riguardano il nostro paese ci si può rendere conto dell'insostenibilità del sistema che premia esclusivamente i prepotenti, gli arroganti, i furbi e le mafie di ogni tipo che da nord a sud impongono il loro volere sull' economia e sulla vita dei cittadini. Stiamo assistendo ad una ridicola contesa tra i banditi che stanno al governo, tra chi ne esce dalla porta per cercare di rientrare dalla finestra e chi utilizza i potenti mezzi di informazione che ha a disposizione per cercare di nascondere la tragica realtà che stiamo vivendo. Dulcis in fundo, abbiamo un'opposizione che non è in grado di raccogliere il disagio dei cittadini e di indirizzarlo verso soluzioni alternative, un'opposizione che nemmeno si sogna di criticare il sistema ma che vorrebbe solamente approfittare della situazione per sostituirsi agli attuali governanti.
Ma è proprio il sistema che è andato in crisi, e la prossima crisi sarà ancora peggiore! Il capitalismo non può trovare soluzioni all'interno di se stesso in quanto sistema criminale che sta distruggendo il pianeta e schiavizzando gli individui. Perchè è proprio questa la realtà che ci circonda, stiamo viverndo tempi cupi, la dittatura del capitale ha ridotto l'uomo in condizioni di vita inaccettabili e lo costringe a subire ogni tipo di sopruso. Per potere accedere ad un posto di lavoro che non è più tutelato e che viene retribuito con salari da miseria assoluta, un lavoratore deve rinunciare alla sua dignità.
Il capitalismo e l'imperialismo stanno mettendo a ferro e fuoco il pianeta, si stanno consumando inesorabilmente le risorse e si impongono condizioni di vita peggiori dei tempi dello schiavismo. Le condizioni di vita disumane sono in continuo aumento, sopratutto nei paesi ricchi che non vogliono sentire ragioni e vorrebbero continuare a dominare il mondo per assecondare i propri interessi mentre al suo interno le diseguaglianze aumentano in maniera esponenziale. Ma le condizioni di vita sono ancora più disumane in quei paesi che continuano ad accettare le imposizioni dei paesi ricchi a causa di governanti indecenti che per i loro tornaconti personali non disdegnano di sacrificare i loro popoli agli interessi del moderno schiavismo. L'altra faccia della medaglia è rappresentata dai paesi in via di sviluppo che hanno deciso di intraprendere percorsi autonomi o che, ancora meglio, hanno scelto la strada dell'integrazione regionale e del libero scambio tra paesi che vogliono vivere in amicizia scambiandosi conoscenze ed esperienze.
Da qualsiasi angolatura lo si voglia esaminare il capitalismo non può che essere considerato come un sistema violento, autoritario, ingiusto e criminale. Da quì non può che sorgere una domanda: ma è ancora possibile accettare che questo sistema possa continuare ad agire indisturbato? Non è ancora giunta l'ora perchè venga processato, condannato e messo al bando? Ne va del futuro del pianeta e degli esseri che lo popolano.
lunedì 22 novembre 2010
La Federazione della Sinistra sceglie le poltrone.
“La Federazione della Sinistra sceglie il PD e non l’alternativa. Serviva coraggio su contenuti e alleanze e invece si toglie la parola comunista dal simbolo. Tutte e quattro le componenti hanno leader che sono stati ministri o sottosegretari nei governi fallimentari del centrosinistra, avrebbero dovuto imparare la lezione! Peccato, praticheremo noi la rottura con questa finta politica di sinistra. Non si può protestare contro Marchionne e poi allearsi con chi lo vezzeggia. Alle elezioni comunali di primavera, così come in caso di elezioni politiche anticipate, serve una lista comunista e di classe per opporsi davvero alle politiche dei poteri forti. Costruiremo queste liste unitarie in alleanza a tutti coloro che vorranno esser contro Berlusconi ma alternativi al Partito Democratico. Non si possono ripetere gli errori del passato quando si manifestava contro la guerra e per il lavoro e poi si votava la missione in Afghanistan ed il protocollo sul welfare e pensioni.
Dire e fare, con questa consegna costruiremo la vera novità della politica italiana, speriamo che Rifondazione e Pdci ci ripensino, altrimenti auguri per i loro nuovi deputati ancora più lontani dal nostro popolo.”
venerdì 12 novembre 2010
Intervista a Luis Sepùlveda.
Tornando all'intervista a Sepùlveda, l'aver individuato nel potere finanziario il vero nemico della pace e del progresso, è il vero noccilo delle questione, bisognerà averlo ben chiaro per elaborare strategie capaci di farci uscire dall'inferno in cui ci hanno cacciato. Sepulveda ha detto ieri sera che più che la prigione lo ha ferito la distruzione della sua dignità. Proprio la distruzione della dignità è la sofferenza più grande inflitta agli abitannti del nostro pianeta dai capitalisti avidi e criminali. Non potremo mai perdonare i loro crimini, dobbiamo eliminare dalla faccia della terra questo sitema disumano ed i suoi artefici, che, per dirla con De Andrè, si frappongono tra noi e il cielo.
Un futuro migliore è possibile, si c hiama Socialismo!!!!
giovedì 11 novembre 2010
Berlusconi bis o governo tecnico? Ma che ce ne frega!!!!
In questi giorni si dibatte anche a sinistra sull'evolversi della situazione politica e ci si chiede se Berlusconi succederà a se steso, oppure ci sarà un governo tecnico guidato da Montezemolo o Draghi o Tremonti e chi ne ha più ne metta. Ma che ce ne importa chi governa? Noi crediamo che non conviene Draghi tanto come non conviene Berlusconi. Forse conviene renderci conto che la politica non la fanno ne Berlusconi, ne Draghi ne il PD. Nemmeno Obama (impegnato in questi giorni a fare il giro dei paesi che circondano la Cina. Sarà un caso?) sono tutte pedine in mano ai grandi capitalisti che DECIDONO LE NOSTRE SORTI!!!! L'unica alternativa è lavorare a livello locale ed internazionale per far crescere la VERA opposizione al sistema capitalista ed all'imperialismo. In Grecia i lavoratori lottano contro il governo di sinistra perchè sanno che non li rappresenta ma seppure si chiamino socialisti rappresentano gli interessi dei capitali! Lavoriamo perciò per costruire l'aternativa socialista, come gestire le beghe tra capitalisti non è compito nostro, che se la sbrighino loro, dedichiamo le nostre energeie alle NOSTRE cause non alle loro.
venerdì 5 novembre 2010
SI STAVA MEGLIO CON IL COMUNISMO!
Interessante inchiesta sui paesi ex-comunisti: si stava meglio prima!
A volte conviene tornare sulla vecchia strada, specialmente quando la nuova si rivela impraticabile e devastante!
Leggete su Notizie dall'Impero:
http://wwwmondolibero.blogspot.com
giovedì 4 novembre 2010
CHI REPRIME CHI ?
Dal sito Viva Cuba!
Cubainformacciòn.tv
In questo video vengono descritte le leggi per le quali i cosiddetti "dissidenti" cubani sono stati condannati e le corrispondenti leggi dei paesi cosidetti "democratici". La comparazione è molto interessante e mette in chiaro le manipolazioni mediadiche riguardo alla questione dei diritti umani. Chi reprime chi?
Cliccando su titolo si può visionare il video.
Buona visione.
martedì 2 novembre 2010
Chi ci libera dal Nano Silviolo? Noi!
Che un uomo potente come lui sia costretto a pagare le donne la dice lunga, non solo sulla sua moralità, bensi sul fatto che sia un essere tanto detestabile che le donne glie la danno solo se sgancia montagne di soldi. Il problema è che gli italiani, e pure le italiane purtroppo, in maggioranza la pensano come lui. Questo significa che il livello di degrado del nostro paese è veramente spaventoso e ne consegue che se andiamo ad elezioni anticipate Nano Silviolo le vince nuovamente e continuerà con più accanimenmto di prima a demolire le nostre istituzioni. La stampa estera continua a sottilineare le somiglianze tra il Duce di Arcore e Mussolini, proprio in virtù della loro volontà di liberarsi di qualsiasi tipo di controllo democratico su loro operato. Ma noi pensiamo, ed in questo ci viene incontro lo storico Paul Ginsberg che oggi era ospite di Corrado Augias su Rai Tre, che tra i due ci sono delle differenze sostanziali, infatti Mussolini era un dittatore che pensava che il popolo dovesse essere indotto a credere all'utilità di lavorare bel il bene dello stato, il Duce di Arcore al contrario invita a farsi ognuno i fatti propri. E' una differenza sostanziale che sta ad indicare che se non ci liberiamo in fretta questo dissennato ci porterà verso disastri ben più tragici del fascismo. Non a caso pure il fascista Gianfranco Fini continua a rimarcare il suo dissenso.
Come fare a libersi di questa presenza tanto ingombrante quanto abile ed inamovibile? Se è ormai assodato che con il suo potere mediatico riesce a manipolare le coscenze della maggioranza degli italiani, non rimangono che tre soluzioni, la prima è quella di un colpo di stato, la seconda quella della Rivoluzione e la terza quella di costituire un'organizzazione capace di appropriarsi dei mezzi di informazione. Visto che la prima è sicuramente da scartare, la seconda molto improbabile, non resta che la terza via. Pure questa tutt'altro che facile ma possibile. Bisogna fare in modo che nasca, vista la degenerazione di quello esistente, un nuovo movimento cooperativo capace di incidere sulla realtà economica ed in grado di investire nella costruzione di mezzi di informazione in grado di contrastare lo strapotere mediatico della destra politica ed economica e del personalismo-qualunquismo che caratterizza i pochi mezzi d'informazione non allineati al pensiero dominante. Per riuscire in questa impresa ovviamente è necessaria la collaborazione di tutte le forze realmente alternative al sistema capitalista che sta alla base diel successo dei vari Berlusconi, Marchionne e via dicendo. Questo spazio è aperto alla discussione sul tema.
domenica 31 ottobre 2010
Eric Cantona: Ritiriamo i soldi dalle banche ed il sistema crolla.
La sinistra tutta vuole mandare a casa Berlusconi,. sarebbe cosa buona e giusta ma temiamo che la maggioranza degli italiani non sia d'accordo, non lo manderanno a casa perchè Nano Silviolo rappresenta quello che è diventato il nostro paese. Bisogna trovare soluzioni più efficaci, proponiamo di fare quello che consiglia il calciatore francese Eric Cantona, l'ex stella del Manchester United. Cantona sostiene che scendere in piazza non serve a niente e che oggi non è proponibile una rivoluzione armata, invece il popolo ha il potere di farsi ascoltare semplicemente con azioni collettive che mettano in crisi il sistema. "Se ritiriamo i nostri soldi dalle banche il sistema crolla", sostiene l'ex calciatore che ora si è dato al cinema.
Noi aggiungiamo che se i nostri sodi li investiamo in una cooperativa che acquisti radio, televisioni e giornali, è possibile seppellire la cultura reazionaria e far sì che le idee progressite tornino ad essere maggioritarie nell'occidente dominato dai grandi capitalisti. Vediamo un po' di lasciar perdere lo stupido teatrino della politica, che fa la fortuna anche di molti finti progtressisti che in realtà in questo pantano ci sguazzano, e facciamo qualcosa di concreto. Dalle parole ai fatti, non ci sono alternitve.
ConSilvio dei Ministri: Io Ruby, tu rubi....
Il Parlamento italiano è praticamente paralizzato, il Governo va avanti a colpi di maggioranza impedendo il dibattito mentre i problemi si aggravano malgrado le soluzioni "miracolose".
Praticamente il Consiglio dei Ministri è diventato ConSilvio dei Ministri e le priorità continuano ad essere le "grane" di Nano Silviolo. L'ultima grana ha un risvolto grottesco e si chiama Ruby, Sì, io Ruby tu rubi....
venerdì 29 ottobre 2010
Fini: Così si torna al fascismo.
Oggi Gianfranco Fini, sì proprio lui, ha detto che se si approva la legge sulla giustizia che ha in mente Berlusconi si torna al fascismo!!!!! E c’è ancora chi a sinistra vuole dialogare con il Nano malato….
IL Giornale di Puglia.
Riforma Giustizia, Fini: "E' ritorno al Fascismo"
BARI. "Non si puo' rinunciare all'indipendenza della magistratura. Sarebbe un errore grave ritornare a una soggezione del pubblico ministero all'esecutivo. Dunque carriere separate ma nessun assoggettamento all'esecutivo come avveniva nel periodo fascista". Lo ha sottolineato il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo intervento al convegno sul tema 'Organizzare la giustizia' che si tiene in questi giorni a Bari.Sempre sul tema della giustizia Fini si e' chiesto: "Siamo sicuri che l'udienza preliminare, come viene applicata oggi, e' indispensabile?". E poi si e' chiesto se siano pratici anche "i tre gradi di giudizio".
''La stella polare della riforma della Giustizia per i cittadini - aggiunge il presidente della Camera - e' quella di restituire efficienza al sistema''. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo a un convegno sul tema 'Organizzare la Giustizia' in corso al Teatro Piccinni di Bari.
Fini ha inoltre sottolineato che il sistema ''tutela poco la vittima, da' una scarsa tutela agli imputati. La lentezza dei processi e' causa di perdita di garanzie''.
Secondo Fini, dunque, la proposta berlusconiana sarebbe un ritorno al “fascismo”. Il leader di Fli commenta che “non sarebbe motivo di scandalo separare le carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, ma è una riforma da fare senza rinunciare all'indipendenza della magistratura. Carriere separate sì ma senza assoggettamento all'esecutivo". Discorso contrario a quello che aveva affermato ieri Michele Vietti, vicepresidente del Csm che si era opposto “alla separazione”.
Fini ha detto che non è comunque d’accordo con la volontà di riforma del governo. Ritiene che la composizione attuale dell’organico sia “adeguatamente bilanciata” e un cambiamento porterebbe a “un'alterazione d'equilibrio fra i poteri dello Stato". Ha sottolineato che “un eccessivo peso ai non togati esporrebbe l'organo ad una forte dipendenza dal potere politico, con gravi rischi per l'imparzialità dei giudici”.
Quello che bisogna fare, secondo la terza carica dello Stato, è vincere la lentezza dei processi, “il peggior male della giustizia". Per superare la sfida, non si deve fare tagli ma anzi aumentare il numero dei magistrati e dei loro strumenti, come la “costruzione di nuovi carceri, perché il problema del loro affollamento non può essere risolto con indulti o chiudendo gli occhi".